Capitolo 1: La prova
Internet, 13 marzo 2008

Perché sticazzi.it?

Perché è necessario. Si badi: non semplicemente utile, auspicabile o vantaggioso. Necessario.

La ragione della sua necessità è presto detta. L’inarrestabile proliferare di informazioni dissemina ormai di contraddizioni il nostro stesso vivere quotidiano. Ci è perciò indispensabile una guida che consenta di distinguere con rapidità e nettezza il bello, il buono, il vero, dal brutto, dal cattivo, dal falso. E, all’occorrenza, anche il simpatico dall’antipatico.

Sticazzi.it è questa guida. Lo affermiamo con certezza incoercibile e orgogliosamente autoreferenziale.

E’ certo, ancorché triste, che la maggior parte dei lettori di queste righe le consideri il parto di una mente delirante, per suo proprio difetto o in modo artificialmente addotto. Poiché è opportuno dar loro modo di ricredersi, abbiamo deciso di rendere noti entro pochi giorni i risultati delle prossime elezioni politiche, di cui siamo già in possesso. Si badi: non si tratta di sondaggi, né di previsioni più o meno attendibili o di stramberie extrasensoriali. Si tratta, semplicemente e veridicamente, dei risultati elettorali, ovvero dell’esatto resoconto della distribuzione dei seggi alla Camera e al Senato della Repubblica (ci riferiamo, ovviamente, a quella italiana).

Se qualcuno tra i lettori ama crogiolarsi nella discutibile kermesse mediatica che accompagna il progressivo disvelamento dell’esito delle elezioni, soppesando e risoppesando lo scostamento tra l’ultimo exit-poll e la prima proiezione, si astenga rigorosamente dal frequentare questo sito nei prossimi giorni: non è nostro scopo sottrarre a chi ne prova l’emozione di scoprire se la sua squadra politica del cuore abbia vinto. Siamo d’altra parte consapevoli di offrire un servizio utile a chi adotta un approccio più pragmatico e voglia, per esempio, portarsi avanti schierandosi per tempo, secondo le proprie preferenze personali, nella fila dei vincitori o in quelle degli sconfitti.

Internet, 8 aprile 2008

Qualche tempo fa prendemmo un impegno con gli Italiani, o almeno con quel sottoinsieme di essi – sparuto ma audace manipolo – che attingono alla verità di cui queste pagine sono fiere latrici: l’impegno di rivelare loro l’esito dell’ormai prossima competizione elettorale. Ebbene, è giunta l’ora solenne in cui tale impegno deve essere mantenuto, assumendocene ogni responsabilità, poiché non è costume in questo paese – né, a quel che sappiamo, in alcun altro – compiere un simile atto di onestà intellettuale. Si elargiscono, quelli sì, sondaggi e previsioni: si annuncia il nome del vincitore e gli si giustappone un “forse”. Perché? Che senso ha? Sai o non sai chi vincerà? Se lo sai, dillo. Altrimenti, taci. E poiché noi rientriamo nella prima categoria, seguiamo l’invito che ci siamo rivolti da soli.

Resta da affrontare un’ultima questione, prima di esibire i numeri. Ci si chiederà, infatti, come sia possibile che disponiamo degli esiti di un evento futuro, avendo già spiegato che non ci avvaliamo di alcuna dote divinatoria, della quale peraltro non siamo in possesso. Qualcuno sarà giunto da solo all’ovvia risposta. Agli altri, non mancheremo di darla, ma non ora: ipotizzando uno sterile scetticismo in molti dei nostri lettori, preferiamo che prima abbiano modo di verificare l’esattezza di quanto ci accingiamo a comunicare loro. A scrutinio ultimato, ogni cosa verrà svelata.

Ecco dunque i numeri (ci si perdonerà il mancato ricorso a grafici e tabelle).

Alla Camera dei Deputati la coalizione formata dal Popolo delle Libertà e dalla Lega otterrà 340 seggi, contro i 239 della coalizione Partito Democratico – Italia dei valori. L'Udc porterà in Parlamento 36 deputati e la Svp 2.

Il Senato sarà così composto: PdL e Lega 168 seggi, PD e IdV 130, Udc 3.

Internet, 15 aprile 2008

La forza della verità si impone allo stolto nell’abbagliante fulgore della sua luminosa evidenza.

Il vero, ancorché misconosciuto, vincitore di queste elezioni è davanti ai vostri occhi, che increduli verificano l’assoluta esattezza di numeri che fornimmo sette giorni or sono. Il suo nome è Sticazzi. Il suo cognome .it.

Ora che la prova è data, confidiamo che qualche ardito ci segua lungo l’impervio sentiero della verità. Ce n’est qu’un début…